ma donna

E’ su un fondo rosso di passione amore e sangue
è in un momento di buio che prendo il nero

Un gesto, disperazione e caos, un vortice di rabbia di forza che risucchia e spinge fuori
è in quel vortice ossessivo che quella donna si affaccia e ritorna un gesto antico come spogliarsi

In quell’istante il pennello è troppo morbido
La necessità di cercare graffiando segnando incidendo

Soffoco di dannazione
quel sentimento e quell’assenza tolgono il respiro alla mia esistenza

In quel gesto di spogliarsi di quel dolore, c’è il gesto di riprendersi la donna, c’è il dubbio e la domanda,
c’è la luce che arriva sul volto un segno oro ancora debole ma fondamentale nella risposta
c’è la scoperta della luce come valore come risposta come salvezza

Qualcosa nasce mentre qualcosa muore
ed è magnifico
in quell’assenza vive un sentimento che si trasporta e corre sullo strusciare di un non colore
corre nel taglio della luce
vive e si traduce in una scoperta di presenza
nella vibrazione della punta dello spatola che graffinado
traccia un segno che libera una donna,
in una domanda in un gesto in un’emozione che diviene tesoro e non più costrizione…

lei vive e vibra quando libera respira